SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

L'isola Eubea (Evia) è la seconda isola greca e la prima del Mar Egeo.
E' talmente vicina alla costa da essere sovente considerata una penisola, e noi spesso la definiamo affettuosamente "l'isola che non c'è".
Tuttavia, se consideriamo il suo perimetro di oltre 600 Km, i forti venti che la spazzano e le correnti di marea, tanto da rendere a volte impossibile alle navi di risalire il canale per raggiungere il porto interno, rappresenta un'ottima prova sia per l'attrezzatura impiegata che per rispolverare la nostra attitudine, collaudata a Creta, di viaggiare in compagnia costante dell'imperatore Meltemi...
Sarà un impegnativo e divertente viaggio a tre...
Tatiana e Mauro


mercoledì 31 luglio 2013

Kria Vrissi - Pilio (18 km)

Basta poco per sentirsi dei Re!
Il Meltemi, in barba a tutte le previsioni, ha trovato un accordo soddisfacente con le altre parti in causa, ha sospeso lo sciopero all'improvviso e s'è messo a soffiare di buona lena!
I cavalli bianchi che si rincorrono in mare frangono a riva sin dal primo mattino e ci costringono a terra. Il dumping è troppo ampio per poter essere superato con poche pagaiate ed i treni irregolari di onde sono così frequenti ed aggressivi da farci desistere da ogni tipo di imbarco 'alternativo'...
L'imperatore dei venti ha preso di sorpresa anche i pescatori locali, strappando i corpi morti delle boe d'ormeggio e gettando sulla riva le barche a motore: li aiutiamo a tirarle in secca e a fissare meglio le cime... E così riprendono le chiacchiere in anglo-ellenico sul viaggio in kayak dei 'friends italixos'!
Ci sediamo poi sotto la tettoia della provvidenziale 'kantina' ricavata da una piccola roulotte sistemata nelle vicinanze e divoriamo un piatto di calamari in attesa che il vento cali... e per rendere l'atte
sa meno noiosa scoliamo anche una doppia razione di birra locale e di caffè frappe', in compagnia, neanche a dirlo, della famigliola tedesca conosciuta ieri.
Dafne è una bimba bionda di tre anni con due grandi occhioni azzurri che parla solo con i genitori ma che riserva agli estranei dei grandi sorrisoni ammiccanti... la vediamo salutarci con la manina paffuta dal finestrino del camper quando, suonate le quattro del pomeriggio, il metro e mezzo d'onda si attenua un tantino: in un batti baleno siamo di nuovo in mare!
La costa è frastagliata, alta e dirupata, con pochi alberi abbarbicati alle scogliere rossastre e tanti faraglioni su ognuno dei capi che ci separano dal nostro piccolo regno, una spiaggia isolata alla quale si accede solo dal mare: ci godiamo la notte piena di grilli in perfetta solitudine... come dei Re!

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martedì 30 luglio 2013

Psaropouli - Kria Vrissi (25 km)

Il Meltemi è ancora in sciopero, e lo sarà anche nei prossimi giorni, ma la costa comincia finalmente a farsi interessante.
Giochiamo nei giardini di roccia del primo promontorio, tutto un profluvio di scogliere ramate con inclusioni bianche che le rivestono come una glassa di zucchero... C'è una grotta-sauna ed un mini arco naturale a misura esatta di kayak, qualche faraglione isolato ed una serie di scogli interessanti che con la luce del primo mattino diventano iguane, giraffe e troni dalle spalliere intarsiate...
Ogni ansa ha la sua bella spiaggia di sabbia rossa o di ciottoli policromi e su ognuna sarebbe stato bello fare una lunga sosta... scegliamo però l'ultima, per via della 'pharotaverna' sul mare dove mangiamo un piatto nuovo di cui dimentichiamo subito il nome ma non il sapore: gamberetti annegati nel sugo insieme a tocchetti di formaggio simile alla feta.
Poco prima di imbarcarci si avvicina la ragazza tedesca che con la famiglia pranzava al tavolo accanto e con un italiano impeccabile ci chiede come procede il viaggio: ci hanno visto ieri mentre pagaiavamo intorno all'isolotto della chiesetta di Agios Nikolaos e chissà che non ci si possa incontrare ancora lungo la costa sud-orientale...
Allo sbarco, invece, ci accolgono tre simpatiche signore greche alquanto ciarliere che subito ci offrono due fette di melone. Loro in greco e noi in italiano ci raccontiamo varie cose e la chiacchierata serale si chiude con la solita frase sulla fratellanza mediterranea: "Italiani e Greci, ena fazza ena razza"!
Mentre Mauro prepara la cena a base di cous-cous io mi dedico alla solita passeggiata sulla spiaggia in cerca dei tesori offerti dal mare e mi imbatto in un Pope dalla lunga barba nera, la tonaca nera arrotolata in vita, i pantaloni neri rivoltati alla caviglia e delle Crocs ai piedi, sempre nere!
Il tramonto stasera è appiccicoso di umidità, le stelle non si decidono ad uscire ed invece delle cicale saranno le rane dello stagno retrodunale a cantarci la ninna-nanna...

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lunedì 29 luglio 2013

Orei - Pefki (20 km) + Pefki - Psaropouli (20 km)

Dopo due notti insonni riusciamo finalmente a dormire 10 ore consecutive sul bordo di un campo coltivato, tra filari di pomodori e pannocchie, sotto uno di quei pioppi che al minimo colpo di vento muovono le foglie come se piovesse.
Il contadino panciuto ci saluta con un grande sorriso e prima di scomparire a bordo dell'immancabile pick-up ci offre subito, come tutti i nostri ospiti, dell'acqua fresca e della verdura di stagione.
Il Meltemi non si decide ad entrare ma in compenso una termica tra i 28 ed i 30 chilometri orari ha reso faticosa la pagaiata di ieri lungo una costa anonima, lineare, bassa e sabbiosa.
Oggi, invece, passato il capo nord-orientale dell'isola, non entra neanche la termica delle 11 del mattino ed il mare rimane un'immutata tavola blu, ma almeno i giardini di roccia sotto le scogliere disabitate hanno preso il posto delle spiagge battute da gruppi sparsi di kite-surfer...
Non pensavamo di coprire la tappa giornaliera perché a mezzogiorno dovevamo ancora prendere il mare, ma la vista delle vicine (e conosciute!) isole di Skiathos e Skopelos ci ha fatto vincere la pigrizia.
Ceniamo in una delle numerose taverne di questo pittoresco borgo marinaro e mentre aspettiamo il solito tzatziki d'antipasto vediamo sfilare fuori dal porticciolo tre pescherecci che ora imperlano la linea scura dell'orizzonte con una collana di lampare...
Non ci sono altri stranieri: ai tavoli e lungo i vicoletti profumati di basilico, una pianta ornamentale che i greci sfoggiano in vasi colorati di varie dimensioni, sentiamo parlare soltanto in ellenico... dall'inizio del viaggio abbiamo incrociato solo due camperisti provenienti dalla Slovenia e dalla Germania. Il secondo ha posteggiato affianco alla tamerice sotto la quale montiamo la tenda, a due passi dalla strada litoranea, tra la panchina in ghisa dipinta di blu e la doccia della spiaggia libera (attrezzata anche di cestini e spogliatoi!).
Se il cagnolino della vicina 'domatia' la smette di graffiarmi gambe e braccia per giocare al recupero del bastone, forse riusciamo a dare inizio ad un'altra lunga notte tranquilla...

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domenica 28 luglio 2013

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sabato 27 luglio 2013

Gregolimano - Spartia (25 km) + Spartia - Orei (25 km)

Bonaccia nel Mar Egeo: quasi un ossimoro!
Dopo due giorni di calma piatta non ne possiamo davvero più. Anche se i fondali continuano a regalare ricci bianchi (in numero di 3, ripescati in immersione poco oltre un lussuoso Club Med!), ricci rossi (in numero di 11, trovati sulla spiaggia ombreggiata della pausa pranzo ad Akrotiri Lihada!!) e persino grossi ricci viola (in numero imprecisato, all'incirca 40, riversi sulla battigia di fronte all'allevamento ittico di Spartia!!!).
Sale a bordo anche un nuovo membro dell'equipaggio, l'unico che Mauro accoglie con entusiasmo e che subito elegge a polena di kayak: il rosso Polpiyak!
La costa però non ci entusiasma e la calma di vento ci fa boccheggiare. Quando poi si alza una leggera brezza, ovviamente contraria, sembra che Eolo abbia acceso un asciugacapelli: si muore dal caldo! L'unico rimedio valido è un rifornimento continuo di birra fresca e caffè frappe'!
Scapoliamo la punta nord-occidentale dell'Eubea con una bella corrente di 2 nodi che genera gorghi divertenti nel  canale dell'Isola Monolia. Quando viriamo le prue ad Est e raggiungiamo il piccolo faro dalla cupola verde nel punto più stretto del Canale di Orei le onde statiche della marea entrante ci ricordano vagamente la nostra amata Scozia!
La terra non sarà un granché ma il mare è sempre divertente!
Ieri abbiamo montato il campo nella cala di un contadino-pescatore e durante la notte c'è sembrato di ricevere in tenda buona parte dell'arca di Noè: cani, gatti, pecore, galli, oche, tacchini e... vespe! Stanotte abbiamo scelto la civiltà: cena in taverna sul porticciolo di Orei e lontana eco della festa di paese. Speriamo di dormire meglio: la segheria retrostante non aprirà di domenica!
Dopo tanti bar e ristoranti chiusi, stabilimenti balneari con poche sdraio occupate ed alberghi sul mare dalle persiane abbassate fa piacere notare l'operosità dei pescherecci con le lampare pronti ad uscire per la pesca notturna e la vitalità dei nostri giovani camerieri in calzoncini verdi e maglietta rosa... è una Grecia fuori dalle rotte turistiche ma molto operosa.

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venerdì 26 luglio 2013

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Posizione GPS Data/Ora:07/26/2013 18:20:37 CEST

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giovedì 25 luglio 2013

Rovies - Gregolimano (31 km)

Quanto ci piace fare campeggio nautico!
Si dorme in spiaggia, cullati dalla voce del mare e delle cicale. Si contano le stelle quando il cielo tramuta dal bianco al nero e si ascolta il silenzio del mondo quando al mattino il sole torna a fare capolino...
In campeggio nautico, soprattutto, SI DORME!
Le notti in tenda non durano mai meno di otto ore, talvolta anche dieci! Ci sono poi delle giornate davvero speciali (come ieri) in cui alle 21.30 siamo gia' in pigiama e andiamo avanti a dormire fino alle 9.30 del giorno dopo!
Qualche volta ci scappa anche un pisolino post-prandiale, che qui chiamano in maniera poetica "apoyevmatinos ipnos", ma solo quando il mare non riversa in spiaggia qualche tesoro... Per il momento, niente pennichella nella cala delle stelle marine (ne ho trovate tre essiccate al sole e arravogliate agli aghi di pino), ne' in quella dei ricci (80 in un colpo solo, tutti verdi tranne uno rosso, il piu' piccolo!) e delle spugne marine (che ho lasciato giu' per aver fatto fioretto!).
La costa oggi non e' stata un granche', bassa e lineare e con troppe case color salmone sparse a casaccio tra gli ulivi. Ma il fondale era strepitoso e con la bonaccia del mattino ce lo siamo goduto pagaiata dopo pagaiata: stelle marine, spugne, ricci, oloturie ed attinie, non riuscivamo a staccare gli occhi dal mare.
In superficie, poi, distese di meduse, stavolta quelle trasparenti ed iridescenti come le vecchie lampadine con la resistenza... L'ampio golfo di Edipsos, sull'estremita' nord-occidentale dell'isola, deve essere il posto segreto in cui nascono tutte le 'Leucothea multicornis' del Mediterraneo!
Oggi abbiamo invertito l'ordine e siamo andati in taverna per pranzo, godendoci insieme al classico tzatziki anche il panorama sulla bella penisola di fronte.
Aspettiamo che il giorno finisca in uno dei campeggi liberi organizzati che tanto ci piacciono e che tanto comuni sembrano sull'isola...

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Latitudine:38.83596
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Posizione GPS Data/Ora:07/25/2013 18:27:17 CEST

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mercoledì 24 luglio 2013

Paralia Politikon - Akrotiri Katergo (25 km) + Akrotiri Katergo - Rovies (25 km)

Ed eccoci alla fine del terzo giorno di viaggio.
Ieri mattina ci ha svegliato il primo sole ed il padrone della villa davanti alla quale abbiamo montato il campo: "My friends, for you...". Ci porge due caffè in bicchieri di plastica rosa: bollenti, zuccherati al punto giusto e con un dito di fondo... il vero caffè greco, guai a chiamarlo turcoda queste parti!
Più tardi, la moglie esce con due tramezzini appena preparati ed una busta piena di pomodori, cetrioli, arance e limoni... del suo orto, ci spiega in un inglese impeccabile mentre racconta con profusione di particolari le bellezze della costa lungo cui pagaieremo nelle ore seguenti... Ma quanto sono ospitali, questi greci!!!
Dopo qualche chilometro, appena passato l'ultimo centro abitato, l'isola diventa tutta nostra!
Le creste del monte Kandilio si alzano sul mare fino a 1225 metri e sono quasi completamente ricoperte di boschi di pini: un versante sembra passato col ferro da stiro, l'altro pare l'abbiano dimenticato, tutto grinzoso com'è... 
La strada corre all'interno, lontana dalla costa, e le scogliere bianche e rosa sono ricoperte di pini fino a pochi passi dall'acqua, che è così limpida da lasciar intravedere ogni cosa sul fondale (con un appoggio basso e senza maschera recupero con grande soddisfazione - mia! e disperazione di Mauro!!! - una bellissima Orecchia di Venere).
La costiera è ricamata all'uncinetto, impreziosita da tronchi bianchi a centinaia, levigati ed adagiati sugli scogli da chissà quante tempo : alcuni son caduti verso il mare proprio ai piedi degli esemplari vivi e sembrano le loro radici, come se si fossero arresi alla fatica di penetrare la roccia ed avessero preferito adagiarsi al sole...
Per una ventina di chilometri l'isola vanta una rara bellezza.
Incontriamo gabbiani silenziosi, capre dal pelo lungo e dalle corna ritorte e meduse di tutte le dimensioni, dall'unghia del pollice al palmo della mano: sono le mie preferite, quelle dalla cappella color dell'ambra e dal gonnellino tozzo e pieno di palline viola... soprattutto, non sono urticanti e non ti costringono a pagaiare con le mani sotto le ascelle!
Oggi la costa corre più bassa ed anonima, con la strada costiera quasi sulla riva ma ben poco trafficata.
Sotto ogni pineta si nasconde un campeggio libero: in uno c'è anche una fonte d'acqua dolce, fresca come l'odore della resina dei pini, che qui sono incisi in più punti per raccogliere quel nettare colloso. È tutto un inno al silenzio, alla natura e alla meditazione...
Sono solo stufa di lasciar pezzi di carne attaccati al richiamo della deriva: ho il pollice destro scarnificato fin quasi all'osso... il prossimo kayak DEVE montarla a s-c-o-m-p-a-r-s-a!!!
A parte questo, e la mole di impropreri conseguenti, sono state due giornate più che perfette.
Dormiamo sotto alberi frondosi tra i cui rami occhieggiano le costellazioni del Cancro, dello Scorpione e di Ercole, dopo una cena assai parca nella taverna sulla spiaggia ed un lunghissimo tramonto che tinge l'Egeo di un rosso mai visto...

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martedì 23 luglio 2013

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Longitudine:23.38918
Posizione GPS Data/Ora:07/23/2013 19:01:43 CEST

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lunedì 22 luglio 2013

Nea Artakis - Paralia Politikon (11km)

Tutto avremmo pensato tranne di venire in Grecia a prendere l'acqua! A soffrire il caldo, ad abbrustolirci al sole, ad invocare il Maltemi per sopportare l'afa... non certo a battere i denti dal freddo e a rimpiangere di non aver portato il pile rosso a manica lunga.
E invece oggi piove!
Una pioggerella fitta fitta ci sveglia alle sei del mattino. Non abbiamo mai smontato il campo così in fretta: dieci minuti esatti, tempo da record!
Per le tre ore successive ci rifugiamo al bar e consumiamo colazioni dolci e salate in ordine sparso. Poi girovaghiamo per il paese, ancora sotto l'ombrello: siamo a caccia di una carta decente dell'isola ma ci dobbiamo accontentare dell'unica scovata in cartolibreria con la strana scala di 1:210.000.
Pisocchiamo ancora un po' in auto finché i goccioloni freddi non smettono di venir giù... Scarichiamo i kayak quando esce un barlume di sole e nel caricarli manca poco che finiamo lessi: ci saranno 30 gradi e non si muove una foglia!
Abbiamo approfittato della forzata partenza ritardata per aggiornare blog e diario, per far asciugare i sacchi a pelo e per completare finalmente il piccolo scivolo di alaggio portatile che ci ha ispirato Guido...
Prima di prendere il mare si fanno le... quattro del pomeriggio!!! Ma almeno partiamo con l'alta marea: le nostre ossa stanche non avrebbero sopportato di trascinare i kayak sul fondo melmoso della baia per quel centinaio di metri...
Una bimbetta tutto pepe ci riempie di domande proprio  mentre ci allontaniamo dalla riva. 'Dhen catalaveno, signomi' - Non capisco, mi dispiace - 'Dhen milo elinika' - Non parlo greco... che poi son le uniche frasi imparate ieri sul traghetto! La piccola non si scompone, annuisce e poi urla da lontano: Bravo, bravo, GOOD BY!!!
Usciamo dal porticciolo di Nea Artakis con un gran sorriso e dopo un solo chilometro Mauro pronuncia la sua solita frase benaugurale: "Abbiamo appena fatto un seicentesimo del viaggio!!!"
Il Maltemi ci accoglie a braccia aperte e con le sue folate regolari a 12 nodi ci costringe ad un'andatura molto lenta.
Il primo tratto di costa non è un granché e l'unica variazione nella sequenza di villini con giardino affacciati sul mare è un curioso agglomerato di decine di silos di varie dimensioni con un lungo pontile che si allunga nel golfo: un mercantile è trainato da un rimorchiatore verso le grandi boe di ormeggio proprio quando noi pagaiamo sotto quel groviglio di ferri e tubi.
Poco più avanti una stretta spiaggetta ricolma di sassolini forati, ricci e sconcigli bianchi ci ospita per la notte e per la felicità di Mauro, che mi ricorda di non esagerare perché siamo solo al primo giorno ...

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Latitudine:38.51247
Longitudine:23.63571
Posizione GPS Data/Ora:07/22/2013 12:15:12 CEST

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domenica 21 luglio 2013

A long way to Eubea...

Siamo in viaggio da quasi due giorni ma non abbiamo ancora preso il mare.
Gli ultimi momenti prima della partenza sono così frenetici che le lancette dell'orologio sembrano accelerate. Quando invece si sale sul traghetto per raggiungere la meta tanto agognata, il tempo si dilata e tutto rallenta...
Ha inizio la vacanza e quasi non guardiamo più l'orologio...

Anche la nostra nave se la prende comoda: molla gli ormeggi dal porto di Ancona con un'ora e mezza di ritardo, attracca allo scalo intermedio di Igoumenitza più di due ore dopo l'orario previsto e getta l'ancora a Patrasso ben oltre le cinque del pomeriggio, con tre ore di ritardo sulla tabella di marcia!
Speravamo di pagaiare sin dal primo giorno, ma dovremo rimandare a domani, lunedì 22 luglio: oggi ci attendono ancora tre ore d'auto fino a Calcide, il capoluogo dell'Eubea, ed almeno un altro paio d'ore per attrezzare i kayak con i panelli solari e con tutta l'attrezzatura necessaria per il campeggio nautico... 
Scegliamo allora di dormire in città,  a bivacco vicino ai kayak pronti per il viaggio: aspetteremo domattina per le prime pagaite...

Abbiamo già avuto un primo assaggio di grecita` bevendo di gusto due giganti "caffè frape` glikos megala", il famoso caffè greco, freddo, al latte e zuccherosissimo: servito in grandi bicchieroni ricolmi di ghiaccio, è la bevanda ideale per ammazzare le lunghe ore di trasferta ma anche per fare il pieno di energie... 
Io però non sono abituata alla caffeina e la prima notte in traghetto la passo quasi tutta a leggere, a scrivere e a studiare un po' di greco (dopo tanti anni di vacanze nell'Ellade mi sembra quasi doveroso!). Tengo a bada l'irritazione causata dall'insonnia osservando il tenue bagliore all'orizzonte della costa italiana sempre più lontana e guardando la scia bianca della nave che si dilegua in fretta nell'acqua nera, scura come il petrolio anche con la luna piena...
Ma almeno per una volta non soffro il mal di mare, piatto com'è, e non mi devo imbottire di pillole ed uova sode come sempre mi capita quando salgo su una qualunque imbarcazione che NON sia una kayak!

Il mare, per ora, ce lo godiamo dal ponte di poppa della 'Superfast', la nave della 'compagnia di navigazione più giovane e veloce della Grecia', come urlano a più riprese dagli altoparlanti, del tutto dimentichi dei ritardi accumulati...
Restiamo come ipnotizzati dall'ondeggiare al vento di una grande bandiera greca che sventola leggera proprio sopra i nostri due kayak: quelle poche volte in cui riusciamo a vincere l'indolenza e a staccarci dal tavolino rotondo ingombro di cibarie, mappe ed appunti di viaggio per fare quattro passi verso la balaustra, li possiamo osservare che riposano comodi sul tetto dell'auto, impazienti quanto noi di scendere da questo trabiccolo e di diventare la nostra casa galleggiante per le prossime 5 settimane...
Sembra proprio che in vacanza il tempo scorra con un suo ritmo del tutto particolare!

venerdì 19 luglio 2013

Hand made t-shirts...

Sono pronte anche le magliette!
Dopo aver sistemato i kayak, l'attrezzatura, la cambusa, l'apparecchiatura elettronica e tutto l'occorrente per un lungo viaggio estivo in sicurezza, ci siamo ritagliati un po' di tempo anche per una coppia di magliette ricordo. L'ispirazione ci è venuta a Skopelos poche settimane fa, quando pagaiavamo intorno alle più orientali delle Isole Sporadi e scorgevamo all'orizzonte il profilo dell'Isola di Eubea. Gli amici greci ci hanno detto che le coste sono molto simili e che l'Eubea è considerata la più verde delle isole dell'Egeo...
Mauro ha poi chiesto una maglietta speciale per celebrare le bevande più apprezzate di sempre: l'ouzo greco che abbiamo scoperto alle Isole Ioniche anni fa, il raki cretese che ci ha fatto compagnia durante il periplo di Creta nel 2010 e lo Tsipouro che abbiamo scoperto da poco, proprio alle Sporadi...
Con questo viaggio festeggiamo i dieci anni di 'matrimonio in kayak': non potevo certo dirgli di no!

Scopri le differenze! :-)
Ouzo, Tsipouro e Raki: le bevande greche a base di anice!

A couple of t-shirts are already done!
After kayaks, gear and equipment, food and all the material we need for a long summer trip, we finally spent bit time to realize a couple of t-shirts. The inspiration has come from Skopelos, where we went for paddling few weeks ago. When we were there, we saw on the horizon the profile of the island of Eubea...Mauro asked me for a second special t-shirt to celebrate the Greeke drinks we really love: the Ouzo we discovered years ago paddling around the Ionic Islands, the Raki that made us happy during our Crete kayak tour in 2010 and the Tsipouro we appreciated in Skopelos...
We also celebrate ten years of 'sea kayak marriage' so I really cannot say no!

martedì 16 luglio 2013

On air!

Anche quest'anno abbiamo raccolto l'invito di Radio Popolare di raccontare il nostro viaggio in kayak.
In qualità di blogger-pagaiatori partecipiamo alla trasmissione "Tre Uomini in Darsena", in onda dal lunedì al venerdì dalle 12.40 sulle frequenze della storica radio milanese.
Giovedì 19 luglio, un paio di giorni prima della partenza, il conduttore Disma Pestalozza ci farà un'intervista telefonica per sapere cosa metteremo in valigia... beh, nei gavoni stagni del kayak, per l'esattezza!
Saremo quindi parte dell'equipaggio di Radio Pop per l'intera durata del viaggio: ascoltateci!


Il logo della trasmissione di Radio Popolare...

We are so lucky to be part of the radio program "Three Men in the Dock" of the Radio Popolare station here in Milan. 

We will be bloggers and paddlers at the same time for our blog and for the radio blog!
You can hear and read our articles on the radio from Monday to Friday, starting from 12.40 p.m.
Next Thursday July 18th the radio journalist Disma Pestalozza will realize an interview with us...
He surely wants to know what we put on our bag... well, into the watertight hatches of our kayaks!
We will be part of the crew of Radio Pop for the next month: a trip on the trip! Stay tuned!

sabato 13 luglio 2013

Countdown

L'isola di Eubea è, dopo Creta, l'isola più grande della Grecia.
Narra la leggenda che sia stato un colpo di tridente inferto da Poseidone, il dio dei mari e dei terremoti nella mitologia greca, a separare l'isola dalla coste continentali dell'Attica.
Abbiamo deciso di costeggiare l'Eubea in senso antiorario, partendo dal capoluogo Calcide nei pressi del ponte sul canale: se il traghetto da Ancona a Patrasso non subirà i soliti ritardi dell'alta stagione, dovremmo arrivare sull'isola domenica 21 luglio, nel primo pomeriggio...
Non abbiamo trovato molte informazioni sull'Eubea: poche righe sulle guide turistiche, poche pagine sul portolano, poche informazioni su internet. Sembra anche una delle poche isole greche escluse dalle principali rotte turistiche, frequentata quasi esclusivamente da ateniesi per la vicinanza con la capitale ellenica.
Ci accontentiamo di leggere qualche poesia di Kavafis ed alcuni dei bei romanzi polizieschi di Petros Markaris: il suo commissario Kostas Charitos ricorda i colleghi mediterranei nati dalle penne di Camilleri e Montalban e le sue indagini nel cuore di Atene fanno assaporare l'aria ellenica con un certo anticipo sull'inizio del viaggio...


The Eubea island is the second greatest island in Greece after Crete.
The legend says that the island was separated from by the trident of Poseidone, the God of the sea and the earthquake in the Greek mythology, .
We decided to attempe the circumnavigation in the anti-clockwise, starting from the the main town Calcide, near the bridge on the channe. We catch the ferry from Ancona to Patrasso and we hopefully arrive on the island - forgetting the usual delays of the high season ferry timetable - in the afternoon of Sunday 21 July...
We didn't found lot of informations about the Eubea: few lines on the tourist guides, few pages on the pilot's book, few pictures on internet. It is also seems to be one of the few Greek islands excluded by the principal tourist routs. The citizens of the capital Athens love its beaches, very near to the continent.
We spend the last days reading some poetry written by Kavafis and some detective stories written by Petros Markaris: his chief of police Kostas Charitos remember me the Mediterranean colleagues bornt from the pens of Camilleri and Montalban. His investigations all around Athens help us to have a taste of the Hellenic air with a good advance on the beginning of the trip...