SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

L'isola Eubea (Evia) è la seconda isola greca e la prima del Mar Egeo.
E' talmente vicina alla costa da essere sovente considerata una penisola, e noi spesso la definiamo affettuosamente "l'isola che non c'è".
Tuttavia, se consideriamo il suo perimetro di oltre 600 Km, i forti venti che la spazzano e le correnti di marea, tanto da rendere a volte impossibile alle navi di risalire il canale per raggiungere il porto interno, rappresenta un'ottima prova sia per l'attrezzatura impiegata che per rispolverare la nostra attitudine, collaudata a Creta, di viaggiare in compagnia costante dell'imperatore Meltemi...
Sarà un impegnativo e divertente viaggio a tre...
Tatiana e Mauro


lunedì 29 luglio 2013

Orei - Pefki (20 km) + Pefki - Psaropouli (20 km)

Dopo due notti insonni riusciamo finalmente a dormire 10 ore consecutive sul bordo di un campo coltivato, tra filari di pomodori e pannocchie, sotto uno di quei pioppi che al minimo colpo di vento muovono le foglie come se piovesse.
Il contadino panciuto ci saluta con un grande sorriso e prima di scomparire a bordo dell'immancabile pick-up ci offre subito, come tutti i nostri ospiti, dell'acqua fresca e della verdura di stagione.
Il Meltemi non si decide ad entrare ma in compenso una termica tra i 28 ed i 30 chilometri orari ha reso faticosa la pagaiata di ieri lungo una costa anonima, lineare, bassa e sabbiosa.
Oggi, invece, passato il capo nord-orientale dell'isola, non entra neanche la termica delle 11 del mattino ed il mare rimane un'immutata tavola blu, ma almeno i giardini di roccia sotto le scogliere disabitate hanno preso il posto delle spiagge battute da gruppi sparsi di kite-surfer...
Non pensavamo di coprire la tappa giornaliera perché a mezzogiorno dovevamo ancora prendere il mare, ma la vista delle vicine (e conosciute!) isole di Skiathos e Skopelos ci ha fatto vincere la pigrizia.
Ceniamo in una delle numerose taverne di questo pittoresco borgo marinaro e mentre aspettiamo il solito tzatziki d'antipasto vediamo sfilare fuori dal porticciolo tre pescherecci che ora imperlano la linea scura dell'orizzonte con una collana di lampare...
Non ci sono altri stranieri: ai tavoli e lungo i vicoletti profumati di basilico, una pianta ornamentale che i greci sfoggiano in vasi colorati di varie dimensioni, sentiamo parlare soltanto in ellenico... dall'inizio del viaggio abbiamo incrociato solo due camperisti provenienti dalla Slovenia e dalla Germania. Il secondo ha posteggiato affianco alla tamerice sotto la quale montiamo la tenda, a due passi dalla strada litoranea, tra la panchina in ghisa dipinta di blu e la doccia della spiaggia libera (attrezzata anche di cestini e spogliatoi!).
Se il cagnolino della vicina 'domatia' la smette di graffiarmi gambe e braccia per giocare al recupero del bastone, forse riusciamo a dare inizio ad un'altra lunga notte tranquilla...

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