SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

L'isola Eubea (Evia) è la seconda isola greca e la prima del Mar Egeo.
E' talmente vicina alla costa da essere sovente considerata una penisola, e noi spesso la definiamo affettuosamente "l'isola che non c'è".
Tuttavia, se consideriamo il suo perimetro di oltre 600 Km, i forti venti che la spazzano e le correnti di marea, tanto da rendere a volte impossibile alle navi di risalire il canale per raggiungere il porto interno, rappresenta un'ottima prova sia per l'attrezzatura impiegata che per rispolverare la nostra attitudine, collaudata a Creta, di viaggiare in compagnia costante dell'imperatore Meltemi...
Sarà un impegnativo e divertente viaggio a tre...
Tatiana e Mauro


martedì 20 agosto 2013

Porto Bufalo - Aliveri (19 km) + Aliveri - Amarynthos (17 km)

Soltanto tre giorni fa pensavamo a questi luoghi come a delle mete inarrivabili!
Ed ora invece siamo qui, nella solita taverna, a goderci il solito tramonto sul mare, battuto dal solito Meltemi...
Però adesso siamo finalmente ridossati ed il vento che prima ci sbarrava il cammino ora si incanala tra le ampie vallate dell'isola e ci concede qualche vigorosa spintarella... avanziamo senza grandi fatiche, percorrendo pochi chilometri negli ultimi giorni per goderci a pieno la fine del viaggio, sollevati soprattutto dal fatto di esserci lasciati finalmente alle spalle le foreste di pale eoliche!
Appena fuori dalla taverna di Porto Bufalo ci siamo infilati nella prima caletta utile ed abbiamo montato la tenda sotto due rassicuranti ulivi secolari: è stata una delle notti più belle, protetti da quei rami possenti sia dalle ultime raffiche del Meltemi che dai primi raggi del sole... solo la luna filtrava e portava dentro un po' dell'argento che spargeva in mare.
Ci ricordiamo troppo tardi di non avere fatto rifornimento d'acqua: siamo costretti al razionamento.
Anche il piccolo villaggio di Panagitsa Pounta è privo di market e di taverna... abbiamo solo una scatoletta di sardine, una bustina di frutta secca, una barretta ai semi di sesamo, una manciata di noccioline ed un litro d'acqua: in due si prospetta un pranzo davvero parco...
Ci arramichiamo su per lo sterrato verso la chiesetta, con due bottiglie in mano, sperando di trovare una fontanella...
"Do you want water? Come to eat!", ci dice Katerina dal suo giardino quando ci vede girovagare con aria disperata: sono ancora tutti a pranzo, amici di famiglia e vicini di casa, e ci riempiono il piatto a più riprese di insalata, braciole, melanzane fritte, patate lesse ed un superlativo 'tiropita' fatto in casa! Mai mangiata una pizza ripiena al formaggio più buona di quella!
Mauro beve tre bicchieri di vino e barcolla per tornare in spiaggia... sceglie saggiamente di farsi un bagno prima, per non farlo dopo in kayak!
La costa fino ad Aliveri è rovinata da una cava, un cementificio, una centrale termoelettrica ed una piccola acciaieria, tutte ammassate insieme in una sola baia che offre uno spettacolo davvero deprimente: ma noi pagaiamo contenti come non mai, con gli occhi pieni dei sorrisi aperti di quei sette dichiarati comunisti impegnati in discussioni politiche e con le orecchie colme del loro greco dolce e musicale... e con le pance gonfie!
Abbiamo ovviamente anche due bottiglie di acqua ghiacciata!
Manco a dirlo, non c'è il market neanche nella piccola cittadina di Aliveri, che in compenso si potrebbe ribattezzare 'taverna cjty'. Però in spiaggia ci aspetta Tom, un albanese tanto cortese da accompagnarci in auto fino al supermercato più vicino (a 10 km!): possiamo nuovamente mangiare e bere a volontà! 
Le notti sono sempre più lunghe ed i risvegli sempre piu lenti: quando sbarchiamo per pranzo dopo appena 8 km su una lunga spiaggia ombreggiata di tamerici, non facciamo in tempo ad aprire la scatoletta di involtini di riso e foglie di vite, che una signora si avvicina con due bicchieri ricolmi di ouzo e ghiaccio ed un piccolo vassoio con formaggio, olive, cetrioli, vongole ed un gustosissimo pane al sesamo: "Italiani? Benvenuti a Galazia Nera. Buon appetito!"
Non potevamo che trascorrere la notte di luna piena in taverna... che viaggio!!!

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